


Lunedì, 2 luglio 2012. Apro proprio ora la mia posta elettronica e trovo un messaggio di Carmen. Lo leggo con attenzione e mentre lo faccio mi scorrono davanti agli occhi tante immagini, tanti ricordi, tante emozioni vissute in questi anni insieme a questi ragazzi che io ricordo sempre così (nella foto). Il primo giorno insieme a loro è stato bello, anzi bellissimo. Giovedì scorso, 28 giugno u.v. a Torre del Greco, nonostante la ulteriore e grande soddisfazione da loro ricevuta, è stata per me una giornata bruttissima. E' stata la fine di un percorso in cui io e Carlo avevamo creduto da sempre e che adesso in un battibaleno ci scivolava via dalle mani. Ma il tempo è inarrestabile, irrefrenabile, incontenibile. Nulla lo può fermare. Nulla può fermare la crescita di questi ragazzi, adesso giovanotti che adesso hanno bisogno di altri stimoli, di altre persone che li aiuteranno a crescere, ad imparare cose nuove, diverse e a diventare ometti. Noi abbiamo dato loro quello che era nelle nostre competenze, capacità, possibilità. Speriamo di averlo fatto nel migliore dei modi e che loro siano riusciti a prendere di noi solo la parte migliore. Adesso noi auguriamo alla persona o alle persone che li guideranno in futuro di avere da loro tutte le soddisfazioni che hanno dato a noi. Certo in questi anni non sono mancati attriti o incomprensioni. Rientra nella logica dello "stare insieme". Dal confronto, democratico, civile, spontaneo, se ne viene fuori. Dal confronto, quando c'è, nessuno ne esce vincitore o sconfitto. Ne escono sempre due vincitori. L'importante è capire dove si è commesso un ipotetico errore. Il vincitore è quello che un domani non commetterà, eventualmente, lo stesso errore. Anche a nome di Carlo, ringrazio te e tutti coloro i quali hanno apprezzato il nostro operato. Ringraziamo Vincenzo, Niccolò, Conangelo, Vittorio, Alessandro De Rosa e Francesco unitamente ai loro genitori che solo quast'anno hanno vissuto insieme a noi un anno fantastico. Operato, dicevo, dettato sempre dalla gran voglia di vivere insieme momenti di sport e di socializzazione. Di errori senz'altro ne abbiamo commessi ma, solo chi non fa niente, non sbaglia mai. Speriamo che i ragazzi, già da domani ometti, si ricorderanno di noi non per le vittorie conseguite sul campo di calcio, ma per l'amore, l'affetto, la semplicità e l'umiltà che abbiamo cercato di trasmettere loro. Ti ringrazio e vi ringrazio di cuore. Attualmente non conosciamo il nostro domani, dove andremo, e cosa faremo. Comunque sappiate che tuttinsieme avete riempito di vita, saggezza e creatività il nostro trascorso. AD MAJORA