Questo blog si propone di trovare un momento di incontro fra tutti i componenti del gruppo Esordienti 1999 della Polisportiva Nikè di Capezzano, siano essi atleti, genitori, familiari, amici. Ognuno potrà liberamente fornire le proprie considerazioni su quanto si sta facendo all'interno della nostra Scuola Calcio e proporre nuove idee e iniziative volte a migliorare la vita del gruppo. Vi aspetto con fiducia.
mercoledì 29 ottobre 2008
PRIMA PARTITA DI "CALCINSIEME"
BRESCIA - SALERNITANA 1 - 0
La Salernitana al termine di una gara combattuta, esce sconfitta dallo stadio Rigamonti di Brescia. Decide un gol di Zambelli al 61’esimo del secondo tempo che approfitta di una mischia in area granata e di qualche incertezza difensiva per realizzare la rete che vale il sorpasso in classifica dei padroni di casa ai danni, proprio dei granata. Nel primo tempo gioca meglio il Brescia che si propone dalle parti di Pinna con maggiore insistenza e convinzione. Grande partita per la squadra lombarda da parte di Baronio presente in ogni zona del campo e di Caracciolo, in grandissima forma. La squadra di Sonetti sembra padrona del campo nel primo tempo.
La supremazia dei biancoazzurri viene concretizzata al 61° minuto con la rete di Zambelli. Il Brescia cerca il raddoppio ma trova solo il palo colpito da Caracciolo in contropiede a Pinna ormai battuto. Sempre il portiere granata, in grande spolvero, deve superarsi, poco dopo, con una deviazione d’istinto su conclusione di Zambelli sotto misura.
Per la Salernitana un buon Di Napoli che prova in almeno due occasioni di andare in goal. Al 22° minuto tenta un tiro dalla distanza che obbliga Viviani ad una grande parata per evitare il pareggio. Quasi allo scadere della partita, in pieno recupero, una punizione delle sue dal limite dell’area mette paura a tutto lo stadio Rigamonti.
Esordio in casacca granata per Giampà. Discreta la sua prova. Si nota che non è ancora al max della condizione fisica. Finisce 1 a 0 per la squadra di Sonetti. L’ex tecnico granata si prende la rivincita contro la sua ex squadra.
I granata ora cercheranno il riscatto sabato prossimo all'Arechi con il Vicenza.
sabato 25 ottobre 2008
RISCALDAMENTO PRE-PARTITA
venerdì 24 ottobre 2008
RIPOSANO MA ...

PARTITA AD OGLIARA

mercoledì 22 ottobre 2008
LA CURVA SUD DELLO STADIO ARECHI

L'impianto prende il nome da Arechi II, principe longobardo sotto il quale l'antica Salerno visse un periodo di grande fioritura.
La sua costruzione si rese necessaria dopo la promozione della squadra in Serie B, che aveva reso insufficiente il vecchio stadio "Vestuti". La nuova struttura venne inaugurata nel settembre del 1990, in occasione del ritorno dopo 25 anni della Salernitana nella serie cadetta contro il Padova (partita pareggiata per 0-0).
L'Arechi ha ospitato per tre volte la Nazionale italiana:
- il 1º maggio 1991 la partita Italia-Ungheria (3-1), valida per le qualificazioni ai campionati europei del 1992;
- il 25 marzo 1995 la partita Italia-Estonia (4-1), valida per le qualificazioni ai campionati europei del 1996;
- il 18 novembre 1998 la partita amichevole Italia-Spagna (2-2);
Il terreno di gioco misura 105 m di lunghezza per 68 m di larghezza. Una delle particolarità è la mancanza di una pista di atletica, che ha consentito di realizzare lo stadio a forma rettangolare; ciò permette di assistere agli incontri senza l'ostacolo visivo della pista e senza influenzare la capienza.
In seguito ad alcune modifiche avvenute nel 1998 l'impianto può oggi ospitare 37.500 spettatori (in origine erano 45.000), di cui 205 in tribuna stampa, e dispone di ampi parcheggi esterni per tutti i settori.
FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI SAN MATTEO

In passato l'anniversario della Translazione era una celebrazione molto importante in onore della quale tutte le parrocchie di Salerno preparavano dei grandi trofei di fiori, raffiguranti il simbolo della propria chiesa.
Durante la notte tra il 5 ed il 6 maggio, al suono delle campane, i trofei venivano portati in processione fino al Duomo, dove il giorno seguente veniva celebrata una messa speciale con la benedizione della popolazione cittadina. Purtroppo oggi la festa non ha più l'eco di un tempo anche se è stata parzialmente ripristinata.
Il 21 settembre si svolge la festa patronale in onore di S. Matteo.
Aprono la processione le tre statue d'argento dei Santi Martiri Salernitani, Anthes, Gaio e Fortunato, simpaticamente definiti dal popolo come le "tre sorelle" di San Matteo per i loro volti dai lineamenti dolci ed i capelli lunghi. Le spoglie dei Santi Martiri Salernitani sono custodite nell'abside centrale della cripta del Duomo, dove è conservata anche la colonna di marmo sulla quale furono decapitati i tre giovanetti.
Avanza poi la preziosissima statua, risalente al 1742, di San Gregorio VII, papa morto a Salerno nel 1085, durante il suo esilio. A lui fu consacrata, nel 1804, la Cattedrale costruita da Roberto il Guiscardo e dedicata a San Matteo.
Più indietro, sorretta dalla "paranza" composta dai facchini del mercato, sfila la statua più pesante, il busto ligneo di San Giuseppe, risalente al tempo della Scuola Medica Salernitana, protettore della corporazione salernitana degli artifices.
Infine la magnifica statua d'argento di San Matteo, riccamente adornata di fiori, trasportata dai lavoratori del porto che di generazione in generazione si tramandano quest'usanza.
A San Matteo è dedicata la Cripta del Duomo al centro della quale si erge il doppio altare centrale dominato dalla particolare statua bifronte dell'Apostolo Evangelista, caratteristica che permette ai fedeli di ammirare il volto del Santo da entrambe i lati. La prima benedizione del vescovo è dedicata alla la sede della Guardia di Finanza, di cui San Matteo è Patrono nazionale, essendo stato gabelliere prima della conversione. Inoltre, evidenti sono le famose tre triglie d'argento che il Patrono reca in mano come ex voto.Viene poi fatta un'altra sosta nell'atrio del Comune, che ostenta una splendida vetrata decorata raffigurante proprio il Santo Patrono, dove, dopo una preghiera, viene benedetto l'edificio simbolo dell'intera città.
In ultimo il ritorno per Via dei Mercanti che culmina con la corsa finale verso il Duomo. Con questo caratteristico momento i portatori esprimono l'immensa gioia con cui, nonostante la fatica del cammino, portano in trionfo la statua del loro Patrono, che addirittura fanno ruotare più volte in cima alle scale della Cattedrale per benedire e salutare i numerosi fedeli accorsi in questo giorno di solenni festeggiamenti.
IL CASTELLO ARECHI

Assunse grande importanza militare nell'VIII secolo, con il principe longobardo Arechi II che lo ampliò e ristrutturò sulla base del precedente nucleo di epoca romana o bizantina. Infatti questo principe considerò nel 739 la posizione strategica della città che, dominante sul Mar Tirreno, poteva rappresentare per i suoi possedimenti un significativo sbocco via mare, sia per i commerci che per una miglior difesa. Di qui la sua attenzione alla fortificazione dell'antica romana Salernum, che divenne capitale del ducato di Benevento.
Successivamente il castello divenne il centro del potere longobardo nel costituito Principato di Salerno, fino al 1077 quando l'ultimo principe longobardo (Gisulfo II) vi fece la sua estrema difesa contro l'assedio normanno, prima di arrendersi per mancanza di viveri. In quest'occasione, per garantire una maggior difesa della fortezza alle spalle, fu costruita immediatamente a NE la "Bastea" o "Bastiglia", così chiamata perché ritenuta nell'800 erroneamente una prigione (le vere carceri erano nel castello stesso).
Dopo un lungo periodo di abbandono in seguito all'unità d'Italia, il castello divenne proprietà della Provincia di Salerno che ne cominciò i lavori di restauro dopo l'alluvione del 1954. Recentemente (2001) è stata riaperta anche la vicina Bastiglia. Il 1 marzo 1992 le Poste Italiane gli hanno dedicato un francobollo.
Il castello attualmente è costituito da una sezione centrale protetta da torri, unite tra di loro con una cinta muraria merlata. Il Castello di Arechi offre una splendida panoramica sulla città e sull'intero golfo di Salerno. Nella zona restaurata è stato creato un primo nucleo espositivo dei materiali del Castello (per lo più ceramiche medievali e monete), una sala per mostre e un salone per conferenze e congressi.
IL GIARDINO DELLA MINERVA

Il Giardino della Minerva è un giardino situato nel cuore del centro storico di Salerno, in una zona denominata nel Medioevo Plaium montis, a metà strada di un ideale percorso che si sviluppa lungo l'asse degli orti cinti e terrazzati che dalla Villa Comunale di Salerno salgono, intorno al torrente Fusandola e sulle pendici del colle Bonadies, verso il castello di Arechi.
In questo spazio di straordinario valore culturale, oggi identificabile, appunto, nell’area del Giardino della Minerva, erano coltivate alcune delle piante da cui si ricavavano i princìpi attivi impiegati a scopo terapeutico.Matteo Silvatico vi svolgeva, inoltre, una vera e propria attività didattica per mostrare agli allievi della Scuola Medica Salernitana le piante con il loro nome e le loro caratteristiche (ostensio simplicium).
IL DUOMO DI SALERNO

Il duomo di Salerno fu costruito tra il 1080 ed il 1085 dopo la conquista della città da parte di Roberto il Guiscardo, mentre era arcivescovo Alfano I, poeta e medico della famosa Scuola medica salernitana.
La chiesa fu consacrata nel giugno del 1084 dal papa Gregorio VII, ospite in esilio della città.
Costruito su un'omonima chiesa paleocristiana dedicata a santa Maria degli Angeli, sorta a sua volta sulle rovine di un tempio romano, i lavori iniziali erano di ben più modesta fattura. I progetti furono ampliati successivamente con il ritrovamento delle spoglie del santo evangelista, tumulate nell'antica chiesa il 4 maggio 954 e venute alla luce con la progressiva demolizione di questa.
A causa dell'eccessiva celerità con cui fu costruita e a cedimenti di terreno dovuti a numerosi sismi, subì nei secoli vari rifacimenti; si ricorda soprattutto quello del 1688 ad opera degli architetti napoletani Giambattista Buratti, Arcangelo Guglielmelli e soprattutto Ferdinando Sanfelice al quale si deve l'attuale aspetto interno e la volta ad incannucciata. Di recente è stato in parte riportato alla originaria struttura romanica.
martedì 21 ottobre 2008
TUTTI AL " CAFFE' DELL' ARECHI"
MAI SOLI

SALERNO - 20 OTTOBRE 2008

lunedì 20 ottobre 2008
SALERNO - IL CENTRO STORICO

VISITIAMO LA CITTA' DI SALERNO
stringe la bandiera della città
di Salerno.
Sotto lo stemma della città con al centro l'immagine di San Matteo, patrono della città,
sabato 18 ottobre 2008
TORNEO DI CALCIO

martedì 14 ottobre 2008
MUSEO DELLE FERROVIE DELLO STATO

lunedì 13 ottobre 2008
RICORDANDO "IL PICCOLO SHEVA"

domenica 12 ottobre 2008
UN ATTACCANTE DI RAZZA

TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE

LA NOSTRA SCUOLA CALCIO
La Polisportiva Niké è una realtà referente del Comune di Pellezzano nata dalla esigenza di avere nel territorio un soggetto che potesse garantire una gestione unitaria della pratica sportiva e l’organizzazione di eventi sportivi nazionali e internazionali in modo da unire all’indubbio beneficio derivante dal fare sport un ritorno d’immagine e di sviluppo turistico del nostro territorio.La Polisportiva Niké fornisce un’ampia gamma di servizi sportivi ai cittadini del comprensorio del Comune di Pellezzano in età compresa tra i 5 e gli 80 anni sul nuovissimo impianto sportivo di Capezzano dotato di un campo di calcio in erba sintetica di ultima generazione e di una moderna palestra di 300 metri quadri. Lo stadio Comunale è stato intitolato dall'amministrazione Comunale di Pellezzano al compianto Andrea Bolognese figlio della Polisportiva Niké tragicamente scomparso nel settembre 2006. L'impianto, localizzato alla frazione di Capezzano, a circa 4 km dal centro di Salerno, facilmente raggiungibile, è situato in un contesto ambientale di straordinaria bellezza. E' dotato di un ampio parcheggio, di un bar dove è possibile soggiornare per i familiari. La Polisportiva Niké è riconosciuta ufficialmente come Centro Avviamento Sport dal Comitato Nazionale Olimpico e dalla Federcalcio come Scuola Calcio specializzata. La Polisportiva Niké è affiliata al Centro Sportivo Italiano (CSI) con i settori Ginnastica Ritmica, Aikido e Danza e partecipa ai Campionati Nazionali organizzati dal CSI. La Polisportiva Niké aderisce al progetto Salernitana Sporting. Ne è presidente il prof. Leonardo Di Francesco.