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lunedì 9 gennaio 2012

ECCO COSA ACCADE NEGLI SPOGLIATOI...





Martedì, 10 gennaio 2012. Ieri sera, al termine del nostro allenamento, insieme a mr. Gianluca, mi sono recato negli spogliatoi per comunicare a tutti i presenti delle nostre considerazioni in merito all'atteggiamento di alcuni ragazzi nei confornti di un nostro carissimo compagno di squadra. Bene, siamo rimasti sconvolti. Ragazzi che si spostavano correndo da uno spogliatoio all'altro scalzi e seminudi, altri che si barricavano dietro la porta per evitare che questi entrassero, altri che gridavano. Abbiamo spiegato in più occasioni che noi istruttori quando finisce un allenamento o una partita, oltre a dare i consueti appuntamenti, abbiamo il compito di liberare il campo da tutti gli attrezzi, palloni, casacche e da tutto quanto possa ostacolare il regolare allenamento o partita del gruppo che a noi ci succede. Per fare ciò ci occorrono circa quindici minuti. In questi minuti noi non possiamo sapere o meglio seguire quello che accade negli spogliatoi che sono ben distanti dal terreno di gioco. In virtù di questo abbiamo esortato tutti e specialmente i più friccicarelli ad avere un comportamento corretto e civile onde evitare ahimè anche qualche infortunio. Il consiglio dato, in più di una occasione, non è stato per niente ascoltato. Però ciò succede specialmente quando negli spogliatoi sono presenti alcuni dei ragazzi che compongono il gruppo. Per gruppo intendo dire tutti. Ieri sera, blitz con conseguente ramanzina a Alessandro G., che non sto a raccontare cosa è stato capace di fare, ma anche agli altri. Non è corretto prendersi gioco di qualche ragazzo solo perchè questi è un tantino più timido degli altri. Non è corretto nascondere il borsone o altro indumento, sempre alla stessa persona, per fargli perdere del tempo, ed evitare che questi faccia la doccia. Non è civile e non assolutamente comprensibile perchè si abbia un atteggiamento del genere quando poi fino a qualche tempo fa tutto filava per il verso giusto e non si riscontravano delle situazioni simili. Ma cosa sta accadendo ?. Pensiamo che lo spogliatoio sia il luogo dove si prepara un allenamento, si prepara una gara, ci si discute, ci si confronta e non un luogo di battaglia. Finora vi abbiamo lasciati liberi di fare e di agire proprio per farvi crescere ma, visto che qualcuno non ha o non vuole essere libero, allora saremo costretti a fare i vigilantes. Peccato. Già da oggi, qualcuno che era stato convocato per la partita in programma, resta a casa. Poi da domani si vedrà.

1 commento:

Alessandro ha detto...

CON GRANDE RAMMARICO E CON UN PIZZICO DI PRESUNZIONE VI DICO “ ERA GIA’ TUTTO PREVISTO” SIETE STATI CAPACI DI ROMPERE UN BELLISSIMO GIOCATTOLO
PREDICANDO BENE MA RAZZOLANDO MALE.
NON SI BUTTA IL FUMO NEGLIO OCCHI A DEI RAGAZZI DI 12 ANNI PERCHE’ A QUESTA ETA’ PUO FAR MALE, E MEGLIO DIRLO IN FACCIA CHE NON SI HA FIDUCIA
SULLE SUE QUALITA’ ED E’ PIU’ ONESTO.
AVETE PREMIATO RAGAZZI CHE SOLO OGGI VI ACCORGETE CHE SONO LA ROVINA DELLO SPOGLIATOIO E DELUSO RAGAZZI SERI CHE FINO A IERI ERANO DA ESEMPIO ED OGGI NON RIESCONO A CONCLUDERE UN ALLENAMENTO PERCHE’ VENGONO ALLONTANI DAL MISTER PERCHE’ INDISCIPLINATI E SVOGLIATI..
PERMETTETEMI DI DARVI UN CONSIGLIO, CAMBIATE REGISTRO FORSE SOLO COSI SI POTRA’ RICOMPATTARE QUEL BEL GIOCATTOLO.
Alessandro